Stamattina mi sono svegliata con la testa compressa da nuvole pesanti, i pensieri un baluginare di lontane, vaghe impressioni. Mondo opaco. Movimenti lenti e faticosi. I rumori intorno erano rarefatti, lontani....una coalizione per non svegliarmi. Ad un tratto ho spostato lentamente la gamba sinistra verso l’esterno del letto, mi sono girata sul fianco e lentamente, molto lentamente mi sono seduta. Perchè? mi sono chiesta. La giornata ha proseguito sullo stesso tono, scandita da ritmi vaghi e faticosi. La persona con cui condivido da decenni la vita percepiva questo mio malessere e lo faceva suo, rendendomi tutto ancora più difficile contrastandomi con battibecchi immotivati. Un nodo mi impediva il respiro chiudendomi la gola... Nel pomeriggio l’arrivo di un caro amico mi ha liberata: il suo sorriso, l’aria scherzosa, il suo buonumore mi hanno sollevata, come se le sue parole, il suo sguardo avessero poteri magici. Abbiamo lavorato insieme ad un progetto, abbi