NOTE Si srotolano note e nella luce che lenta si sprigiona e si diffonde parole come onde fluttuano lente, disegnano volute, scavano solchi, incidono bagliori, s'addentrano in meandri di stupore. luisa gavazza
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Visualizzazione dei post da 2011
La casa sulla collina
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La mia nonna paterna viveva nell’astigiano, in una vecchia casa sulla collina, l’ultima, dove la strada finiva. Abitava in quattro stanze, due al piano terreno e due ricavate dal fienile, unite da una stretta e ripidissima scala che a salirla toglieva il fiato e a scenderla si rischiava l’osso del collo. Nella cascina vivevano anche tre famiglie di contadini. Una di queste mi è rimasta impressa nella memoria perché viveva in condizioni di arretratezza; non avendo sufficienti mezzi di sussistenza allevavano colombi per nutrirsene ed avevano anche convinto uno zio dalle carenti capacità cerebrali che la parte migliore del formaggio è la crosta. Non avevano apportato modifiche alla casa originale e la cucina era un vero e proprio antro oscuro, cui si accedeva scendendo due scalini di pietra; al centro del locale c’era la stufa a legna e in un angolo una panca su cui c’era sempre qualcuno che dormiva. L’odore di fumo e sporcizia ed il sorriso sdentato che ci accoglieva sul viso
LE TUE MANI
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LE TUE MANI Ti ho afferrato le mani ferite e deluse, le ho sentite indecise tra un fremito e il nulla. Ne ho colto ogni ruga d'intenso dolore, ne ho percepito il vuoto torpore. Le ho guardate, ascoltate, capite, eran fragili e inquiete le ho trattenute. Le ho viste tremare, riemergere piano, aprirsi per stringere ancora la luce, trovar della vita il pulsare, riascoltarne il sussurro, il fluire, il vibrare. luisa gavazza
DIMMI
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DIMMI
Dimmi quanto dista il tuo andare dalla linea assopita che delimita il sogno, quanta strada hai scolpito in ricordi, quanta fretta hai smaltito e hai sondato, e se ancora rivedi quei giorni così limpidi e lievi incisi tuttora nei muti pensieri che accordo al tuo silenzioso passaggio.
luisa gavazza
SIETE VOI ( contro ogni discriminazione...sempre..)
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SIETE VOI Siete voi i diversi, voi che alzate la mano su chi sceglie altre vie, altri percorsi e rifiuta di mettere il piede su orme ritrite e consunte per assomigliarvi. Siete voi i diversi, voi che in nome di folli menzogne ed ipocriti detti uccidete di quelle persone il corpo e la mente. Siete voi i diversi, voi che di umano non avete più niente! luisa gavazza
IL PAESE DEI NIDI
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IL PAESE DEI NIDI bird box d'autore mostre, reading, installazioni sonore, conversazioni multidisciplinari 21 maggio 2011 - Calosso (Asti) CONVERSAZIONI TRA ARTE E NATURA - ORE 16.00 TEATRO COMUNALE, PIAZZA UMBERTO I MOSTRA - ORE 18.00 CRUTIN DI ZIA TINA, VIA ROMA Il Paese dei Nidi è un progetto “migrante” che ha lo scopo di promuovere la tutela dell'ambiente e del paesaggio attraverso la costruzione e diffusione di casette nido per uccelli, unica concessione edilizia da dare senza limitazioni, trasformate in opere d'arte da artisti attivi in Piemonte. Negli ultimi anni la cementificazione selvaggia e la devastazione del paesaggio hanno messo in difficoltà molte specie di uccelli, impossibilitati a crearsi nidi e procurarsi cibo. Calosso, un piccolo comune sulle colline tra Langhe e Monferrato, in provincia di Asti, il cui territorio è interamente parte della zona candidata a divenire Patrimonio Unesco, ha saputo rispettare il territorio e l'ambiente, coniu
FRAGILITA’
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FRAGILITA’ La tua fragilità ha la schiva irrequietezza della luna che pallida ed esausta nasconde il volto delicato nell’immenso, ha il trepido mutare del tramonto che nel lago oscuro della notte s’inabissa, ha il sapore variopinto della luce che nascendo rivela un nuovo balenare di certezze nel chiarore incerto che il giorno già asseconda. luisa gavazza
SENTIERO
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SENTIERO Ho tracciato un sentiero. Con le mani ho rimosso le pietre, estirpato le erbacce, spianato la terra e piantato sui lati flessibili arbusti e dei fiori. Finalmente appagata ho iniziato il cammino. Ma mutava il percorso sotto i passi insicuri e si aprivano solchi, sporgevan radici, s’allagava la terra, si stringeva tra i rami il passaggio. E altri fiori a me ignoti carezzavan le mani, brezze mai colte sfioravano il viso, nuovi arbusti velavano il sole e impazienti colori rallegravan lo sguardo. Del sentiero non scorgo la fine, ma con passi sereni a ogni cenno m’attardo. luisa gavazza da "Pensieri in ascolto"
MI MANCHI
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MI MANCHI Mi manchi come manca l’appiglio a chi sale la roccia, e la mano non trova che graffi e ferite ed il peso ricade in dolore. Mi manchi come il buio a chi vuole nascondere il pianto, e il silenzio a chi cerca rifugio dal cupo rumore. Mi manchi come manca la pioggia alla terra spaccata, e il germoglio ad un ramo ormai secco, e la goccia sudata all’arida pelle, e le umide labbra alla sete del viso. Mi manchi come il sale all’acqua del mare quando, nel fiume che accoglie, un poco risale. luisa gavazza da "Pensieri in ascolto"