GUARDARTI (PER STEFANO CUCCHI E CHI COME LUI...)


Guardarti
è pensarti,
è guardare
il dolore
inferto
da chi
cela
nei bui
pensieri
un ghigno
bestiale.
Guardarti
è scavare
nello spasimo
bruciante
che trafigge,
al vederti,
la mente,
e rifiuta
dell’uomo
l’inumano,
feroce
colpire.
Guardarti
è sentire
che sei
vita
oltraggiata
e soppressa,
immolata
al potere
e al delirio,
al gesto
brutale.
Si rannicchia
il pensiero
e contorce,
ma ora
certo
sovrasti
ogni idea
di ferocia
nei pensieri
rimasti.


l.g. 2009


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